Dal 7 dicembre 2017 chi entrerà nella Repubblica di Palau, uno degli Stati isolani più piccoli al mondo (13a nella lista mondiale, 20mila residenti, 160mila visitatori ogni anno), si vedrà stampare sul passaporto una dichiarazione di intenti – Palau Pledge – che firmandola impegna al rispetto della Natura sia terrestre che marina. L’atto è stato firmato dal Presidente Tommy E. Remengesau Jr e il testo della dichiarazione è stato scritto dai bambini dell’arcipelago i primi che si sono resi conto che il loro futuro è legato alla sopravvivenza della Natura. Senza di questa le isole morirebbero.
Gli impatti negativi del turismo e dei cambiamenti climatici hanno già evidenziato un danno a questa nazione. L’impegno è stato ritenuto necessario dal governo che ha tutta l’intenzione di intervenire su coloro che infrangono l’impegno, con multe che vanno fino a $ 1 milione. Laura Clarke, uno dei co-fondatori del progetto ha affermato che”la maggior parte dei visitatori non è consapevole del grave impatto che hanno le loro azioni o di quello che possono fare per aiutare”.La dichiarazione di intenti termina con una frase non nuova ma pur sempre attuale: le uniche impronte che lascio sono quelle che l’acqua porterà via. Un tempo qualcun altro diceva lascia solo bolle che è in pratica la medesima cosa.
Palau è la prima nazione al mondo a cambiare le sue leggi sull’immigrazione per la protezione ambientale. Probabilmente questo esempio sarà seguito da altri, altre piccole nazioni che si sono viste scomparire parti del loro territorio naturale grazie ad un turismo ben poco consapevole delle loro azioni che non reputano distruttive. Palau ha senza dubbio valutato il rischio economico di una simile dichiarazione da sottoporre ai propri visitatori e forse ha giudicato più utile preservare il futuro dei propri abitanti che non quello di un incasso immediato con il quale non può di certo ricostruire parti dell’oceano.
L’arcipelago per le naturali bellezze che possiede è un’attrazione planetaria, da ovunque arrivano visitatori, fotografi, naturalisti, biologi ed è naturale che questa rarità per il bene della piccola comunità che vi risiede sia mantenuta. In modo simbolico hanno apposto la firma sull’atto anche personalità politiche di mezzo mondo confermando quanto questa dichiarazione sia apprezzata ed importante.