Siladen Resort nel Parco di Bunaken
Dal punto di vista sottomarino è una delle più complesse aree del Pianeta. Uno studio oceanografico effettuato da ricercatori indonesiani ed americani a metà degli anni ’90 fa comprendere come l’incanalarsi delle acque oceaniche a grandi profondità e il contrasto di vere e proprie montagne subacquee formino percorsi stabili tra i vari gruppi di isole che compongono la più estesa nazione isolana del mondo: l’Indonesia.
Posizionata su importanti faglie tettoniche – pacifica, euroasiatica, australiana – che la rendono soggetta a fenomeni quali eruzioni vulcaniche e terremoti. E’ frammentata in 17.508 isole, tra grandi e minute, 7000 delle quali disabitate. Confina ad est con il Borneo malese, ad ovest con la Papua Nuova Guinea e gli altri stati vicini sono le Filippine, l’Australia, Timor Est, Andamane e Nicobar in territorio indiano. E’ una nazione transcontinentale (5.200 km) perché tra Asia e Oceania è attraversata nettamente dalla cosiddetta linea di Wallace, all’altezza di Bali e Lombok, che separa tutte le specie animali e vegetali tra Asia e Oceania.
Spiegare i movimenti delle acque, che a quote tra i 1300 e i 2000 metri si muovono continuamente in orizzontale e verticale, è molto complesso; per capirlo basta andare a poche decine di metri di profondità e anche qui l’effetto di questo movimento continuo si nota con evidenza. Lo sapevano bene oceanografi, biologi e studiosi ma questo movimento continuo, e le sue conseguenze, è diventata un’attrazione particolarmente appetibile quando i primi subacquei ricreativi hanno messo da quelle parti la testa sott’acqua. La data esatta non ci è data sapere, ma si stima che i primi giunsero a Komodo attorno al 1980.
Così questo esteso territorio, collocato a cavallo dell’Equatore, ha iniziato ad attirare sempre più amanti del mare e delle immersioni.
Sulawesi, isola che pare sia rimasta isolata rispetto alle piattaforme continentali tanto che la separazione ha prodotto una flora ed una fauna propria di questa terra.
Il suo nome antico, dato dai coloni portoghesi, fu Celebes, isola a forma di orchidea. Il gambo di questo immaginario fiore è una penisola sinuosa e sottile che si insinua in mare con altre isole sempre più piccole. Terre abitate da culture diverse fin da prima dell’arrivo dei Portoghesi nel XVI° secolo o dei contemporanei colonizzatori olandesi, francesi e inglesi.
La parte terminale del distretto Nord, proprio dove c’è il “gambo dell’orchidea”, ha la sua porzione migliore con tre aree particolarmente interessanti dal punto di vista marino. A poca distanza da Manado, capitale amministrativa e punto di arrivo, cittadina che ha ancora tracce di un sapore coloniale, c’è il Parco Marino di Bunaken, che ingloba un gruppo di isole. Un po’ più a nord le Bangka; dalla parte opposta l’isola di Lembeh che forma uno stretto canale dove nei fondali ombrosi si possono incontrare davvero assurde creature nate dal mischiarsi delle specie; qui forse la teoria di Wallace è più che evidente. Il tutto è racchiuso in una sorta di cerchio in cui i tre luoghi distano tra loro poche ore di auto o di navigazione. Con la possibilità di visitarle tutte in una sola volta.
Il Siladen Resort & Spa, sull’omonima isoletta, aperto nel 2003, è un eccellente boutique resort, a conduzione italiana. Raccolto attorno ad una piscina di acqua salata, posto a pochi metri dal mare, ha un lounge e beach bar, un ristorante con menù asiatico e mediterraneo e una boutique con articoli di prima necessità. Le abitazioni sono costituite da ville: Garden da 48 metri quadrati, Beach da 64 metri, Luxury da 74 realizzate in legno locale e pietra arredate di tutto punto con aria condizionata, minibar, Tv, telefono e piccola terrazza sul giardino tropicale. Una vera chicca tropicale. Il Siladen Resort & Spa, oltre al servizio alberghiero cinque stelle, lavora in continuazione per salvaguardare l’ambiente. uno dei tantissimi dettagli sono le cannucce di bambù (biodegradabili ) o di vetro per le bibite, biodegradabili, o progetti per migliorare l’efficienza energetica o ancora l’utilizzo di un detergente a base di batteri che mangia i grassi. Hanno installato boe per gli ancoraggi delle barche, supportano progetti per scogliere artificiali, pulizia della spiaggia, riduzione dei rifiuti. Il resort si è attivato per il mantenimento delle popolazioni di tartarughe del parco coinvolgendo il personale e i residenti.
Il centro immersioni è gestito dalla medesima proprietà del resort. Dispone di due compressori, 70 bombole di alluminio con attacchi DIN e INT, 3 imbarcazioni con pronto soccorso e ossigeno a bordo che trasportano ciascuna cinque sub ed una guida. Le uscite sono programmate alle 8 ed alle 15; la notturna alle 18. Il centro dispone di tutta l’attrezzatura subacquea da noleggio. Chi pratica lo snorkeling può salire a bordo delle imbarcazioni, o può nuotare vicino a riva, dove la profondità è minima e dove vivono ampie colonie di madrepore.
Oltre alle uscite giornaliere sui vari siti d’immersione, su richiesta, è possibile organizzare immersioni nei fondali di Bangka (giornata intera con pranzo in spiaggia), e a Popoh (mezza giornata) dove si riescono a vedere quasi tutte le specie che si incontrano nello stretto di Lembeh. Il centro sub dispone anche di una splendida camera dedicata ai fotografi dove poter lavare, asciugare e ricaricare le macchine fotografiche prima della immersione successiva. Corrente elettrica 220 volt per ricarica apparecchi portatili.
MeteoMare
La visibilità è buona la maggior parte dell’anno tra i 20 e 40 metri; la temperatura media dell’acqua si aggira sui 28°C; le correnti sono sempre presenti e ne varia di continuo l’orario. Considerata la loro imprevedibile direzione le immersioni sono “drift dive“. Una muta da 3 mm è ottima per proteggersi; coltello e guanti non si possono usare; le immersioni, per ragioni di sicurezza, si “devono” fare con l’uso di una barca e di una guida. La stagione secca è tra Aprile e Novembre.
Il centro immersioni è gestito dallo stesso resort. Ha due compressori, 70 bombole di alluminio con attacchi DIN e INT, tre imbarcazioni con pronto soccorso e ossigeno a bordo che portano ciascuna cinque sub ed una guida. Le uscite sono programmate attorno alle 8 ed alle 15; la notturna parte alle 18. Il centro dispone di tutta l’attrezzatura subacquea da noleggio. Chi pratica lo snorkel può salire a bordo delle imbarcazioni e poi nuotare vicino a riva dove la profondità non supera mia i tre metri e dove vivono ampie colonie di madrepore.